OLIVELLO SELVATICO

se non l'avete capito amo gli olivi e vi presentoun altro esemplare raccolto nel 2010 che ho iniziato a lavorare da qualche dal 2011.
la fase della raccolta
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Le trovi tutte Tu queste meraviglie !

Grazie Bat,
non riesco a sentire una pianta mia, se non parto dall'origine, dalla scelta del materiale, dalla raccolta, dall'attecchimento ecc.
non importa se ci vuole tempo.
dopo la messa in vaso.
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Materiale promettente,dovrai lavorare molto sulla parte apicale per dare conicità,pianta di non facile interpretazione ,devo dire che questi sono materiali dove occorre molta fantasia per tirar fuori il meglio,

Si è vero Andrea ci vuole fantasia, anche se la pianta vista dal vivo ti permette di individuare depressioni e ritiri di linfa dove intervenire. Il primo intervento è stato volto a dare conicità alla pianta visto che aveva un "testone".
Colgo l'occasione per farti gli auguri di un buon 2013 a te e tutti i tuoi cari.
a presto

questo dopo aver sgrossato l'apice e ripulito il secco.
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Non male come primo step,io ridurrei ancora il secco in apice (Auguri anche a te e famiglia)

andrea 55 ha scritto:Non male come primo step,io ridurrei ancora il secco in apice (Auguri anche a te e famiglia)

Concordo con Andrea, anzi io lo renderei anche meno conico vale a dire cercando di fresa di dargli una movenza un po più interessante!

Bravo Bat, vedo che inizi ad affinare l'occhio

Troppo buono Maestro !

guardando la pianta secondo il fronte scelto la base appariva con un bella corteccia ma, secondo il mio parere, piatta e anonima allora seguendo il movimento del legno ed accentuando le lievi depressioni sono intervenuto allo scopo di dare alla pianta più dinamismo mettendo in risalto l'andamento naturale della pianta.
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Voi avreste mantenuto la pianta come era oppure avreste fatto questo intervento? ciao

Ottima interpretazione sicuramente con questo intervento la base, e di conseguenza la pianta a preso un altro movimento bravo Paolo

Ciao Paolo mi potresti mettere una foto per intero da questo lato

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qualche passo in avanti, lento lento, ma con soddisfazione. dopo essermi dedicato alla coltivazione e alla lavorazione del secco ho abbandonato questa pianta, sulla quale ho ripreso a lavorare quest'anno

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rivedendo la pianta dopo un po di tempo ho deciso di cambiare il fronte della pianta e di lavorare la base

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alla fine bilanciando pregi e difetti ho scelto questo

bello mi piace bravo Paolo

grazie Andrea,
su tuo consiglio di un precedente post ho ridotto il jin apicale per dare più leggerezza a questa pianta dal carattere "femminile"
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il jin prima dell'intervento
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Successivamente mi sono concentrato sulla rifinitura del secco con fuoco (dopo aver accuratamente protetto la chioma ed inumidito le vene vive), sgorbia e spazzola d'acciaio.
Personalmente cerco di seguire sempre il movimento del legno è la stessa pianta che ti indica dove intervenire.
Come potete vedere dalle prime foto postate, ho aumentato il secco di circa il 70% per dare alla pianta più punti di interesse, questo è stato possibile grazie ad una attenta lettura della pianta. Scorrendo con le dita sul tronco possiamo individuare le vene vitali ed essenziali della pianta, consentendoci di individuare quelle che servono al nostro proggetto. Ho notato che anche quando decidiamo di eliminare una vena, mantenendo la stessa intatta, naturalmente lavorandola senza modificarla troppo, crea un effetto molto bello. Per esempio quella che si nota in foto al centro della pianta era una vena viva che ho deciso di eliminare.
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questa è la pianta dopo questa alta fase di lavorazione.
nel futuro intendo intervenire ancora sulla parte sinistra della base dove per ora ho solo accennato una lavorazione. l'idea è quella di creare una linea che segua il movimento in torsione della pianta, che parta dal nebari sino al jin apicale.

questo post vuole essere da incoraggiamento a coloro che sono proprio agli inizi.
Infatti anche chi, come me, ancora alle prime armi, può intrapredere un percorso graduale che va dalla raccolta, all'attecchimento, alla selezioene dei primi rami, alla lavorazione del secco.
Poi il risultato può piacere oppure no, ma su questa pianta io rivedo la mia storia ed il mio approccio al bonsai e davanti a me ancora un lungo cammino per apprendere ancora.

arrata corrige.
nell'ultimo messaggio non volevo scrivere "alta lavorazione" ma altra lavorazione non volevo essere presuntuoso, ma forse non è stato un caso

Malato d'ulivo! Di sicuro non sei allergico