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tentativo di allestimento
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Re: tentativo di allestimento
E' una questione complessa.
Se e quando si riuscirà ad ottenere una armonia paragonabile a quella giapponese, allora si potrà parlare. Fino ad ora, l'utilizzo di mattoni al posto dei tavoli o altri esempi di questo genere non mi pare abbiano fornito spunti positivi nelle esposizioni.
Cosa diremmo se un giapponese facesse l'amatriciana con il pesce? Magari è anche buona, ma è un'altra cosa. Io ho imparato a fare l'amatriciana da mia madre, che ha imparato da sua madre, che ha imparato da sua madre, e potrei continuare.
Quindi, se un giapponese mi volesse imporre l'amatriciana con il pesce, direi 'Grazie, ma è un'altra cosa, chiamala in un altro modo'. E mi aspetterei anche rispetto per quello che è l'amatriciana.
Sono troppo integralista sull'amatriciana ?
Scusate se paragono un'arte vera e propria ad una ricetta di cucina, ma è un esempio comprensibile, credo.
Quindi, noi ci avviciniamo da un'arte che è frutto di una cultura millenaria, e dobbiamo sforzarci di comprenderla, non di viverla come una serie di regole imposte dall'alto.
Daniela
Se e quando si riuscirà ad ottenere una armonia paragonabile a quella giapponese, allora si potrà parlare. Fino ad ora, l'utilizzo di mattoni al posto dei tavoli o altri esempi di questo genere non mi pare abbiano fornito spunti positivi nelle esposizioni.
Cosa diremmo se un giapponese facesse l'amatriciana con il pesce? Magari è anche buona, ma è un'altra cosa. Io ho imparato a fare l'amatriciana da mia madre, che ha imparato da sua madre, che ha imparato da sua madre, e potrei continuare.
Quindi, se un giapponese mi volesse imporre l'amatriciana con il pesce, direi 'Grazie, ma è un'altra cosa, chiamala in un altro modo'. E mi aspetterei anche rispetto per quello che è l'amatriciana.
Sono troppo integralista sull'amatriciana ?
Scusate se paragono un'arte vera e propria ad una ricetta di cucina, ma è un esempio comprensibile, credo.
Quindi, noi ci avviciniamo da un'arte che è frutto di una cultura millenaria, e dobbiamo sforzarci di comprenderla, non di viverla come una serie di regole imposte dall'alto.
Daniela
daniela- Bonsaista Mame
- Messaggi : 31
Località : Roma
Re: tentativo di allestimento
Molto probabilmente mi sono spiegato male io intendevo solo dire che alle volte si potrebbero utilizzare magari fatemi passare il termine prodotti della nostra terra e come hai detto tu prima le nostre festività perciò il nostro autunno magari verrà rappresentato da una piantina che da noi assume quelle belle tonalità rossastre perchè da noi è autunno.....ma per quanto riguarda il resto come appunto tavolini fatti da blocchi di cemento o cilindri trasparenti io sono assolutamente d'accordo con te.
Questo naturalmente non vuol dire non utilizzare quello che si conosce dal giappone per esempio so che i mume fioriti sono ben auguranti per l'inizio anno e quindi rappresentano l'inverno, ecco visto che hanno lo stesso comportamento anche da noi trovo, secondo il mio parere di inesperto, molto bello utilizzarli, naturalmente dipende da cosa si va ad esporre.
Filippo
Questo naturalmente non vuol dire non utilizzare quello che si conosce dal giappone per esempio so che i mume fioriti sono ben auguranti per l'inizio anno e quindi rappresentano l'inverno, ecco visto che hanno lo stesso comportamento anche da noi trovo, secondo il mio parere di inesperto, molto bello utilizzarli, naturalmente dipende da cosa si va ad esporre.
Filippo
Filippo- Bonsaista Mame
- Messaggi : 69
Località : Roma
Re: tentativo di allestimento
Indubbiamente hai ragione nel dire di utilizzare una piantina nostrana, ma nel momento in cui tu la scegli in autunno perchè ha le foglie rossastre, già stai accettando quella che abbiamo chiamato 'regola' ma che regola non è. E' solo l'osservazione di quello che succede in natura, e la sua riproposizione in un contesto in cui diventa linguaggio universale. E' questo lo sforzo da fare : la conoscenza di un linguaggio a volte per noi incomprensibile, perchè abbiamo altri riferimenti culturali, ma che per il giapponese è
pane quotidiano.
Sarei molto curiosa di sentire l'opinione di qualcuno che, diversamente da me, che nasco e vivo in città, ha una estrazione più legata alla terra. A volte basta poco, come avere un giardino oppure un terreno, per imparare che esistono ritmi diversi. Io al massimo ho una terrazza, tre gatti la cui osservazione quotidiana mi delizia, e a quasi 50 anni mi sono messa a piangere quando per la prima volta ho visto uccidere un animale !
Domani vado a Napoli per la mostra Kokoro-No Bonsai Ten, quindi mi scuso se non potrò rispondere.
Daniela
pane quotidiano.
Sarei molto curiosa di sentire l'opinione di qualcuno che, diversamente da me, che nasco e vivo in città, ha una estrazione più legata alla terra. A volte basta poco, come avere un giardino oppure un terreno, per imparare che esistono ritmi diversi. Io al massimo ho una terrazza, tre gatti la cui osservazione quotidiana mi delizia, e a quasi 50 anni mi sono messa a piangere quando per la prima volta ho visto uccidere un animale !
Domani vado a Napoli per la mostra Kokoro-No Bonsai Ten, quindi mi scuso se non potrò rispondere.
Daniela
daniela- Bonsaista Mame
- Messaggi : 31
Località : Roma
Re: tentativo di allestimento
Quando cacchio scrivete,sono appena tornato da Napoli ,nonriesco a seguirvi,siete troppo forti,ci sentiamo prossimamente.Fabrizio
fabrizio- Bonsaista Mame
- Messaggi : 16
Località : Rieti
Re: tentativo di allestimento
Fabrizio ben tornato e complimenti per la lavorazione del daiza .
Tornando a questo allestimento , volevo chiedere se daiza e tavolino non sono troppo simili come colori , ed eventualmente come si scelgono gli accoppiamenti di quest'ultimi .
Inoltre in questo allestimento lo scroll si trova sull'asse del suiseki , volevo chiedere se andrebbe decentrato ancora e come scegliere le distanza tra i vari elementi .
Grazie.
Tornando a questo allestimento , volevo chiedere se daiza e tavolino non sono troppo simili come colori , ed eventualmente come si scelgono gli accoppiamenti di quest'ultimi .
Inoltre in questo allestimento lo scroll si trova sull'asse del suiseki , volevo chiedere se andrebbe decentrato ancora e come scegliere le distanza tra i vari elementi .
Grazie.
Massimiliano La Mattina- Moderatore
- Messaggi : 668
Località : Roma , Ostia Lido
Re: tentativo di allestimento
Ah... domandona !
Premetto che non tutte le scuole accettano l'utilizzo dello scroll. Sposando questo concetto, gli elementi saranno solo due, suiseki e pianta di compagnia, disposti ognuno dei due con il centro ad circa un terzo della lunghezza del tokonoma e mai sullo stesso asse orizzontale.
Utilizzando invece lo scroll, ci sono due tipi di esposizione :
1) formale. Lo scroll è al centro del tokonoma ed il tavolo è sotto lo scroll, centrato rispetto ad esso. In questo caso non verrà utilizzato il terzo elemento di accompagnamento.
2) informale. L'esposizione è a tre elementi. Lo scroll al centro, il centro del tavolo ad 1/3 della lunghezza a disposizione, la pianta di compagnia (o il tempai) al lato opposto. Il tutto deve disegnare un triangolo non regolare. Il tavolo verrà posizionato arretrato rispetto ad una linea immaginaria che passa al centro del tokonoma, e la pianta invece davanti a questa linea.
Lo scroll dovrà essere posizionato in modo che i terminali siano almeno 10 cm sopra al punto più alto della pietra.
L'esposizione postata all'inizio non può essere criticata più di tanto, perchè lo spazio in lunghezza a disposizione è veramente risicato. Quando si hanno di questi problemi, non ha senso parlare di terzi edi triangoli e tutti gli oggetti sembreranno troppo vicini tra loro. E' forse meglio optare per una esposizione a due elementi, e poi scegliere, in base alle proprie esperienze, una esposizione formale con lo scroll al centro ed il tavolo sotto, oppure senza scroll, con pianta di compagnia.
I supporti (tavolo e fettina) dovrebbero avere colori diversi di legno. Se la fettina ha una direzionalità, questa dovrà andare verso il tavolo.
Tenete presente che nella valutazione generale di un giudice l'esposizione non pesa quanto la pietra. A parte i cronici problemi di spazio, la pietra viene comunque valutata con un peso molto maggiore rispetto all'esposizione, il che vuol dire che si vedranno premiate belle pietre con una esposizione sbagliata, tavoli spaccati, macchiati o non adatti.
Ma ciò non vuol dire che non si debba fare il massimo per ottenere il meglio, che vuol dire conoscere le regole e poi metterci la propria sensibilità : la vostra curiosità e le vostre domande sono una manna, per me !
Daniela
Premetto che non tutte le scuole accettano l'utilizzo dello scroll. Sposando questo concetto, gli elementi saranno solo due, suiseki e pianta di compagnia, disposti ognuno dei due con il centro ad circa un terzo della lunghezza del tokonoma e mai sullo stesso asse orizzontale.
Utilizzando invece lo scroll, ci sono due tipi di esposizione :
1) formale. Lo scroll è al centro del tokonoma ed il tavolo è sotto lo scroll, centrato rispetto ad esso. In questo caso non verrà utilizzato il terzo elemento di accompagnamento.
2) informale. L'esposizione è a tre elementi. Lo scroll al centro, il centro del tavolo ad 1/3 della lunghezza a disposizione, la pianta di compagnia (o il tempai) al lato opposto. Il tutto deve disegnare un triangolo non regolare. Il tavolo verrà posizionato arretrato rispetto ad una linea immaginaria che passa al centro del tokonoma, e la pianta invece davanti a questa linea.
Lo scroll dovrà essere posizionato in modo che i terminali siano almeno 10 cm sopra al punto più alto della pietra.
L'esposizione postata all'inizio non può essere criticata più di tanto, perchè lo spazio in lunghezza a disposizione è veramente risicato. Quando si hanno di questi problemi, non ha senso parlare di terzi edi triangoli e tutti gli oggetti sembreranno troppo vicini tra loro. E' forse meglio optare per una esposizione a due elementi, e poi scegliere, in base alle proprie esperienze, una esposizione formale con lo scroll al centro ed il tavolo sotto, oppure senza scroll, con pianta di compagnia.
I supporti (tavolo e fettina) dovrebbero avere colori diversi di legno. Se la fettina ha una direzionalità, questa dovrà andare verso il tavolo.
Tenete presente che nella valutazione generale di un giudice l'esposizione non pesa quanto la pietra. A parte i cronici problemi di spazio, la pietra viene comunque valutata con un peso molto maggiore rispetto all'esposizione, il che vuol dire che si vedranno premiate belle pietre con una esposizione sbagliata, tavoli spaccati, macchiati o non adatti.
Ma ciò non vuol dire che non si debba fare il massimo per ottenere il meglio, che vuol dire conoscere le regole e poi metterci la propria sensibilità : la vostra curiosità e le vostre domande sono una manna, per me !
Daniela
daniela- Bonsaista Mame
- Messaggi : 31
Località : Roma
Re: tentativo di allestimento
Grazie ancora . provo con un'altra domandona :
Come ci comportiamo per la scelta del colore del legno sia da accoppiare tra daiza , tavolo, e fettina o tavolo per pianta di accompagnamento?
Ed inoltre , come scegliamo soprattutto il colore del daiza per il nostro suiseki ?
Grazie.
Come ci comportiamo per la scelta del colore del legno sia da accoppiare tra daiza , tavolo, e fettina o tavolo per pianta di accompagnamento?
Ed inoltre , come scegliamo soprattutto il colore del daiza per il nostro suiseki ?
Grazie.
Massimiliano La Mattina- Moderatore
- Messaggi : 668
Località : Roma , Ostia Lido
Re: tentativo di allestimento
Max tento io una risposta anche se naturalmente la mia è suggerita soltanto da quel poco che ho visto nelle mostre.
Io credo che il colore del daiza sia scelto in base al colore della pietra o meglio se la pietra è chiara verrà abbinata con un daiza scuro questo per far risaltare maggiomente la pietra, al contrario se la pietra è scura io non utilizzerei un daiza troppo scuro che altrimenti tenderebbe a renderla meno luminosa.
Stesso criterio credo debba essere adottato nella combinazione daiza tavolino ovvero daiza scuro tavolino più chiaro e viceversa.
Inoltre sono perfettamente d'accordo con Daniela quando dice che sebbene nelle mostre venga valutata la pietra e non tanto il suo modo di esporla, questo non vuol dire che se si possiede una pietra bella l'allestimento non debba essere altrettanto bello e curato nei minimi particolari.
Io credo che il colore del daiza sia scelto in base al colore della pietra o meglio se la pietra è chiara verrà abbinata con un daiza scuro questo per far risaltare maggiomente la pietra, al contrario se la pietra è scura io non utilizzerei un daiza troppo scuro che altrimenti tenderebbe a renderla meno luminosa.
Stesso criterio credo debba essere adottato nella combinazione daiza tavolino ovvero daiza scuro tavolino più chiaro e viceversa.
Inoltre sono perfettamente d'accordo con Daniela quando dice che sebbene nelle mostre venga valutata la pietra e non tanto il suo modo di esporla, questo non vuol dire che se si possiede una pietra bella l'allestimento non debba essere altrettanto bello e curato nei minimi particolari.
Filippo- Bonsaista Mame
- Messaggi : 69
Località : Roma
Re: tentativo di allestimento
Scusate il silenzio, ma fra ieri e oggi non ho trovato il tempo per intervenire.
Non ho molto da aggiungere, comunque. Il suiseki giapponese non gradisce il bianco, come colore per le pietre, e per quel che ho visto, anche quando la pietra è sul beige il daiza è sempre scuro.
In Giappone uno dei legni più amati è il palissandro, di un bel marrone scuro. Da noi si usa il noce, il mogano ed il ciliegio, che hanno la buona qualità di avere una colorazione naturale che non richiederebbe una tintura. Ma su questo argomento il massimo esperto è Fabrizio, visto che io non faccio i daiza, quindi ho una esperienza limitata sulle essenze !
Da quello che ho visto,i daiza sono sempre scuretti, anche se la pietra è nerissima. Ne ho visti anche di neri, ma devo dire che il colore ed il calore del legno li preferisco.
La cosa da tenere a mente è che il daiza non deve soverchiare la pietra, nè nella forma troppo riccamente intagliata, nè nel colore squillante o troppo laccato, lucido.
Infatti, non vanno usati legni con venature : la classica essenza da non usare, ad esempio, è l'olivo. Quindi le varie tonalità dei marroni, dal quello più rossiccio del mogano a quello scuro del palissandro, vanno sempre bene.
Il colore del daiza ed il colore del legno del tavolo devono essere diversi, questo lo so. Ci deve essere uno stacco, insomma, ma non esagerato, solo di gradazione.
Daniela
Non ho molto da aggiungere, comunque. Il suiseki giapponese non gradisce il bianco, come colore per le pietre, e per quel che ho visto, anche quando la pietra è sul beige il daiza è sempre scuro.
In Giappone uno dei legni più amati è il palissandro, di un bel marrone scuro. Da noi si usa il noce, il mogano ed il ciliegio, che hanno la buona qualità di avere una colorazione naturale che non richiederebbe una tintura. Ma su questo argomento il massimo esperto è Fabrizio, visto che io non faccio i daiza, quindi ho una esperienza limitata sulle essenze !
Da quello che ho visto,i daiza sono sempre scuretti, anche se la pietra è nerissima. Ne ho visti anche di neri, ma devo dire che il colore ed il calore del legno li preferisco.
La cosa da tenere a mente è che il daiza non deve soverchiare la pietra, nè nella forma troppo riccamente intagliata, nè nel colore squillante o troppo laccato, lucido.
Infatti, non vanno usati legni con venature : la classica essenza da non usare, ad esempio, è l'olivo. Quindi le varie tonalità dei marroni, dal quello più rossiccio del mogano a quello scuro del palissandro, vanno sempre bene.
Il colore del daiza ed il colore del legno del tavolo devono essere diversi, questo lo so. Ci deve essere uno stacco, insomma, ma non esagerato, solo di gradazione.
Daniela
daniela- Bonsaista Mame
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Massimiliano La Mattina- Moderatore
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Località : Roma , Ostia Lido
Re: tentativo di allestimento
non posso perchè darebbe le spalle all'osservatore.
La fettina è leggermente grande però mi piace il colore
La fettina è leggermente grande però mi piace il colore
Filippo- Bonsaista Mame
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Re: tentativo di allestimento
Non lo riesco a vedere, 'sto pescatore !
Ha un davanti e un didietro ? Oppure è stilizzato ?
Se nella macchina fotografica hai una funzione macro, prova ad utilizzarla, altrimenti bisognerà vederlo di persona.
Nella foto che hai postato, remando si allontana dalla pietra: ti dà una sensazione gradevole?
Daniela
Ha un davanti e un didietro ? Oppure è stilizzato ?
Se nella macchina fotografica hai una funzione macro, prova ad utilizzarla, altrimenti bisognerà vederlo di persona.
Nella foto che hai postato, remando si allontana dalla pietra: ti dà una sensazione gradevole?
Daniela
daniela- Bonsaista Mame
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Località : Roma
Re: tentativo di allestimento
Allora il pescatore è effettivamente piccolo e sicuramente il tentativo di allestimento è abbastanza artigianale però in questo caso il movimento del pescatore è verso la pietra, quindi si avvicina all'elemento principale.
Non so se è meglio utilizzare una base di legno o quella in ceramica?????
Non so se è meglio utilizzare una base di legno o quella in ceramica?????
Filippo- Bonsaista Mame
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Re: tentativo di allestimento
Scusa Filippo , per capirci , il pescatore tu l'hai messo come nelle prime foto , avevamo detto che così si allontana .
Adesso l'hai messo nella stessa posizione ma dici che va verso la pietra
Vorrei capire, la direzione in cui rema il pescatore è quella dove l'imbarcazione termina con la parte più stretta (la punta) oppure il contrario ?
Adesso l'hai messo nella stessa posizione ma dici che va verso la pietra
Vorrei capire, la direzione in cui rema il pescatore è quella dove l'imbarcazione termina con la parte più stretta (la punta) oppure il contrario ?
Massimiliano La Mattina- Moderatore
- Messaggi : 668
Località : Roma , Ostia Lido
Re: tentativo di allestimento
Max secondo me il pescatore come lo vedi nella foto con la pietra è rivolto in quella direzione. Ora la "punta" rappresenta la parte di dietro dell'imbracazione in quanto il pescatore gli volge le spalle, quindi la parte più larga è la prua.
Filippo- Bonsaista Mame
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Massimiliano La Mattina- Moderatore
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